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Cornaredo tra passato e presente | |||
Cornaredo ha origini lontanissime, così come la frazione di San Pietro all'Olmo. Probabile ma incerta la possibilità che già in epoca romana esistesse un insediamento posto nei pressi dell'attuale SS. 11. La prima menzione si ha nel medioevo in un documento del re Berengario I. Subì poi le invasioni del Barbarossa e fu oggetto, nel corso dei secoli, di diversi passaggi di proprietà tra famiglie. La chiesa romanica di San Pietro all'Olmo, meglio nota come Chiesa Vecchia , e gli edifici che la circondano sono la testimonianza dell'esistenza, secoli fa, di un importante centro cattolico. In Piazza Libertà si trova la chiesa dedicata ai S.S. Giacomo e Filippo e difronte ad essa, sulla stessa piazza, si trova la chiesa di Sant'Apollinare di importante rilievo storico. Quest'ultima è stata oggetto di un profondo restauro anni fa e conserva al suo interno tracce di affreschi e particolari riguardanti le famiglie che, nel tempo, hanno posseduto il territorio del nostro comune. La piccola Chiesa San Rocco della Cascina Favaglie, sottoposta ad un attento recupero da parte di Italia Nostra, completa il quadro. Vestigia storiche si possono infine vedere percorrendo Piazza Dugnani (la torre) e salendo le scale del Municipio è ancora ben visibile una figura umana, unica parte riaffiorata di un affresco risalente all'epoca medioevale. Il passato ci dimostra che nel territorio di Cornaredo erano fiorenti le attività agricole con coltivazioni a cereali e a vite, oltre ad allevamenti di suini ed estese piantagioni di gelsi per il baco da seta. Così già nel 1772 nacque a Cornaredo la Filanda che segnò per oltre un secolo la storia industriale del paese e che vide centinaia di ragazzine alla loro prima esperienza di lavoro: un'attività antica di lavorazione dei bozzoli per assicurare la produzione del prezioso e lucente filato. Il complesso della filanda, dopo vent'anni di abbandono, nel 1998 fu parzialmente demolito per consentire la costruzione di un complesso ad uso civile e commerciale. L'edificio retrostante è attualmente oggetto di un lavoro di recupero, la cui conclusione è prevista per l'anno 2004 ed ospiterà la nuova biblioteca, sale di lettura e multimediali, una zona per mostre ed esposizioni, l'aula consiliare ed infine l'auditorium da 250 posti. Un edificio degno di particolare attenzione giunto ai giorni nostri ancora in un buono stato di conservazione è il cosiddetto Palazzo Pollack: edificato alla fine del '700 su progetto dell'architetto polacco a cui deve il nome, è posto a circa metà della Via Andrea Ponti (attuali numeri civici 10 - 16) ed è immediatamente riconoscibile, oltre che per la facciata che si discosta architettonicamente dal resto delle costruzioni, dal porticato che lo percorre in tutta la sua lunghezza. La costruzione aveva come destinazione d'uso iniziale quella di deposito di cereali e vari prodotti agricoli coltivati sulle terre del conte Serbelloni: gli ampi locali a piano terra erano adibiti a deposito dei macchinari agricoli (carri, carretti, bonze etc.) mentre al piano superiore venivano portati in spalla i sacchi di grano e frumento per il loro stoccaggio. Da segnalare, infine, due importanti recuperi effettuati dall'associazione Italia Nostra, che aprono una finestra sul modo di vivere e sui rapporti sociali dei nostri antenati: la Ghiacciaia della Cascina Favaglie ed il Forno di Cascina Croce   (restauro realizzato in collaborazione anche con la nostra associazione). Fu a partire dal 1800 che l'economia di Cornaredo e di San Pietro all'Olmo ebbe una svolta decisiva che modificò radicalmente il loro aspetto. Infatti si svilupparono con una rapidità impressionante industrie di piccole e medie dimensioni in particolar modo, seguendo la tradizione, nel settore tessile, ma anche in quello meccanico, chimico e dei salumi……. E la storia diventa attualità. Cornaredo ora è una città di oltre 20.000 abitanti che, pur essendo praticamente integrata nella "grande Milano" ha mantenuto insediamenti abitativi di dimensioni adeguate al rispetto dell'ambiente ed ampi spazi verdi per favorire una migliore qualità della vita, Il parco che si estende da Piazza Libertà fino a lambire la statale Padana Superiore è un polmone verde che, per fortuna di tutti, è stato preservato dalla contaminazione del cemento ed offre, insieme alla pista ciclabile che circonda ad anello l'insediamento principale, la possibilità di trascorrere parte del proprio tempo libero lontano da automobili oppure correndo o pedalando per chilometri in una zona protetta.
La Pro Loco intende, con l'appoggio e l'aiuto dei nostri concittadini, delle Associazioni e delle componenti politico-amministrativa, commerciale ed industriale, operare per recuperare e conservare per intero il patrimonio storico, culturale ed ecologico del nostro comune. |